Agnese e Alessandra sono le veterane del Kumon in Italia.
Hanno iniziato nel 2008 e si accingono a diventare le prime Kumon Maths Completers in Italia, portando quindi a termine l’intero programma di matematica.
Attualmente stanno studiando al livello K e l’obiettivo che abbiamo stabilito insieme è di completare il livello L entro il 2014.
La loro storia racconta di quanto il Kumon sia un programma tagliato su misura per ogni studente. Hanno iniziato dallo stesso punto di partenza e, nel corso degli anni, il loro percorso si è differenziato, per poi ricongiungersi in questi ultimi mesi, così che ora entrambe stanno affrontando gli stessi argomenti.
Negli ultimi anni sono diventate del tutto autonome anche nella correzione e, quando necessario, il contatto con l’istruttore avviene mediante Skype.
Entrambe lavorano ad un livello ben al di sopra di quello scolastico e rappresentano esattamente quello che, in ultima analisi, è l’obiettivo del Kumon: sviluppare le potenzialità degli studenti e guidarli in un percorso che li porti a studiare a livelli superiori rispetto a quanto stanno affrontando a scuola. Certamente sono necessarie pazienza e perseveranza, ma i risultati sono garantiti.
Il padre racconta: “Sono venuto a conoscenza del Kumon da mio fratello che vive a Londra con la famiglia. I miei nipoti avevano iniziato a farlo qualche anno prima sotto la sua supervisione e mi aveva incuriosito molto la costanza con cui veniva svolto il programma, praticamente ogni giorno dell’anno. All’inizio ero un po’ scettico sulla reale valenza del metodo, ed anche perplesso sul suo costo non proprio esiguo, ma vista la scarsa preparazione in matematica di molti studenti italiani ho deciso di proporlo o piuttosto imporlo ad Agnese ed Alessandra.
Il livello iniziale era decisamente elementare e riuscivo a correggerli agevolmente senza alcun problema. Ricordo che ogni giorno ripetevo alle bimbe “avete fatto il Kumon” e poi correggendo i loro errori mi rendevo conto delle lacune che già avevano in aritmetica e matematica. Indubbiamente all’inizio senza la mia presenza e a volte qualche sgridata o anche qualche spiegazione difficilmente avrebbero proceduto come da programma. Ben presto dalla facilità delle correzioni fatte a mente sono dovuto passare ad utilizzare il libretto delle correzioni. Oggi credo che difficilmente anche con il libretto sarei in grado di correggerli. Per fortuna che già da diverso tempo si auto correggono i loro errori.
A distanza di anni devo dire che il metodo Kumon sta funzionando egregiamente, non solo per gli ottimi risultati ottenuti in matematica dalle ragazze. In questo caso il metodo della ripetizione con sempre una piccola difficoltà aggiuntiva e ormai senza la mia costante presenza, sta producendo i risultati auspicati e non solo in matematica. Avendo seguito questo metodo, con costanza e perseveranza, le ragazze hanno acquisito una capacità di concentrazione che le aiuta ad ottenere ottimi risultati non solo nelle altre materie ma anche a suonare il pianoforte.
Agnese, 15 anni, liceo classico: “Ormai sono già 6 anni che porto avanti il Kumon e, a dir la verità, ci sono stati alcuni momenti dove mi sono chiesta se ne valesse realmente la pena, come ad esempio lo stare dai 5 ai 30-40 minuti a ragionare su cose che nessuno prima mi aveva mai spiegato e che non ero tenuta a fare, solo che poi sono sopraggiunti gli ottimi risultati a scuola, una capacità di apprendimento quasi immediata in campi scientifici (ma devo dire anche classici, mai avrei immaginato infatti che il Kumon mi avrebbe potuto aiutare così tanto anche con il latino o col greco!) e una soddisfazione, in primis personale, di tutti i successi che ne conseguivano.
Con ciò però non intendo dire che la mia esperienza Kumon sia state un “passeggiata”, molte volte infatti mi é capitato di scoraggiarmi davanti a un qualcosa che credevo completamente nuovo, ma che in realtà si rivelava sempre un piccolo step successivo a ciò che già sapevo fare. Nei primi tempi, ogni volta che non sapevo o non riuscivo a fare un esercizio mi scoraggiavo e demoralizzavo, pensando che non avevo le capacità adatte a questo tipo di lavoro, ma poi pian piano il Kumon é diventata una sorta di “sfida” con me stessa, per vedere dove riesco, da sola, ad arrivare, e sto diventando sempre più sicura di me, io che non credevo mai nelle mie capacità. Quando poi invece mi rendo conto che magari mi serve una leggera spinta, mando un messaggio all’istruttore e ci sentiamo il prima possibile.
Concludo dicendo che se, dovessi tornare indietro e scegliere personalmente se fare o no il Kumon, ripercorrei esattamente questo stesso cammino, perché gli insegnamenti che in fondo il Kumon mi ha dato durante questo percorso, sono gli insegnamenti e gli atteggiamenti che poi varranno per il resto della mia vita: la perseveranza, il credere nelle mie capacità, il sapersi concentrare quando richiesto e molti altri ancora.
Alessandra, 13 anni, liceo scientifico: “Il Kumon mi ha aiutato moltissimo con la scuola. Se non lo avessi fatto dubito che avrei ottenuto lo stesso risultato che ho ora. Trovandomi innanzitutto al primo anno di liceo scientifico sto affrontando in matematica argomenti che ho svolto un paio di anni fa con il Kumon, argomenti che i miei compagni non hanno mai incontrato, e quindi sono super avvantaggiata. Sono la prima della classe in questa materia, non ho alcun bisogno di fare tutti quei passaggi intermedi tra le espressioni che tutti i miei compagni hanno bisogno di fare. Devo dire che nel corso dell’esperienza del Kumon tutti i miei professori di matematica sono stati impressionati dal mio andamento del tutto autonomo e dalla mia “mente matematica” (!). Certo le difficoltà si incontrano sempre ma le ho superate tutte grazie soprattutto al supporto dell’istruttore che ogni volta che un argomento non mi era chiaro mi ha guidato e incoraggiato tramite video chiamate su Skype.
Sono consapevole che il Kumon mi aiuterà moltissimo nel mio futuro, mi ha dato una vera marcia in più che moltissimi ragazzi non hanno avuto la possibilità di avere; la matematica ormai serve a tutto, anche nel pianoforte ad esempio, di fatto ogni nota ha la sua durata che va rispettata, d’altronde sia la musica che la matematica sono due linguaggi universali! per esempio l’inglese serve a chi non lo sa e quindi lo deve imparare mentre la matematica o la si sa o non la si sa, e grazie al Kumon io la sto affrontando senza tutte le difficoltà che incontrano i miei compagni. E’ anche vero che molte volte mi sono scoraggiata ma valutando i pro e i contro mi sono resa conto che ne valeva seriamente la pena.”