Davide ha 16 anni e frequenta il terzo anno del liceo scientifico, è seguito da un insegnate di sostegno e da un assistente educativo culturale per due terzi del monte ore scolastico in quanto ha alcune difficoltà di apprendimento. Segue quindi un programma differenziato. È un ragazzo educato e diligente, svolge quotidianamente i compiti per casa ma nonostante ciò gli rimane sempre del tempo libero da mettere a frutto. Perché non sfruttarlo per fare delle attività che lo aiutino e lo stimolino? Alessandro, l’insegnante di sostegno, suggerisce di provare con il Kumon.
Il test diagnostico individua il livello di partenza: è molto semplice – somme fino a +3, – ma serve a rafforzare l’autostima e la fiducia di Davide. Da lì si va sempre e solo avanti, verso la meta: raggiungere e oltrepassare il livello già raggiunto a scuola, dove Davide svolge già espressioni ed equazioni semplici.
Davide ha un buon rapporto con i compagni e con i professori ma si distrae spesso durante le lezioni rincorrendo le sue fantasie personali e solitarie.
Dopo 9 mesi di Kumon Davide svolge con sicurezza somme e sottrazioni in colonna (ha superato 4 livelli Kumon) e – con grande sorpresa e soddisfazione di Alessandro e dei suoi genitori – è diventato notevolmente autonomo, ha sviluppato un rapporto più consapevole con la realtà e ha cominciato a esplorare il mondo circostante con occhi nuovi.
La mamma ha smesso di essere troppo protettiva con Davide e gli affida semplici commissioni da svolgere in completa autonomia nel paese in cui vivono, per esempio andare in cartoleria affidandogli piccole somme di denaro.
È come se il Kumon avesse innescato un processo di crescita per tutti. Un movimento generativo verso l’esterno, verso la realtà. A volte determiniamo noi stessi cosa possano fare i nostri figli senza riuscire a comprendere che possono sempre andare un po’ oltre. Non fermiamoci. Mai.
Si deve imparare tutta la vita. Lasciamo che i nostri figli imparino, che escano dal guscio, che apprezzino la semplicità e il successo per vincere le sfide più complesse e tollerare meglio fatica e stress.
Davide ha lanciato il suo cuore oltre l’ostacolo, oltre le sue difficoltà: si chiude sempre meno nel suo mondo ed è più partecipe della vita scolastica. Probabilmente ci sono anche una serie di fattori concomitanti ma senz’altro il Kumon gli ha permesso di esercitare le proprie abilità in modo autonomo, acquisendo consapevolezza e fiducia nelle proprie capacità. È quindi ora in grado di utilizzare maggiormente e allo stesso tempo migliorare i propri mezzi cognitivi e critici. Ma ampliare i propri orizzonti significa anche godere di un paesaggio migliore dal quale attingere maggiore serenità.